Il corno portafortuna è un oggetto dal fascino antico e dal simbolismo profondo. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi, e la sua diffusione si estende a diverse culture del mondo. In questo articolo, esploreremo la storia millenaria del corno portafortuna, i suoi significati e le sue diverse rappresentazioni.
Le Origini e la Diffusione del Corno Portafortuna:
Il corno portafortuna affonda le sue radici nell’antichità, influenzando diverse culture nel corso dei secoli. A livello simbolico, la cultura partenopea non è l’unica ad avere abbracciato questo oggetto particolare. Le tracce del corno portafortuna si possono rintracciare nella cultura sumera, cinese e in quella sciamanica siberiana. Il significato di portafortuna ha origini antiche, risalenti al 3.500 a.C., quando le corna degli animali cacciati venivano esposte nelle caverne. Questo rituale simboleggiava la potenza degli abitanti della caverna e la prosperità della famiglia. Nel corso dei secoli, il corno è stato associato alle gesta in battaglia dei popoli, in particolare dei vichinghi, diventando un simbolo di potere e discendenza divina.
Fig. 1 Elmo vichingo
Simbolismo e Significati:
Un tuffo nella storia In epoche più recenti, il corno è stato spesso associato alla fertilità. Secondo la cultura greca, il corno rappresentava il fallo di Priapo, dio della prosperità, simbolo di protezione dalla cattiva sorte e di buon auspicio per il benessere della famiglia. Queste credenze si sono diffuse anche nell’antica Roma, dove il corno iniziò a prendere la forma del tintinnabulum, un sonaglio fallico appeso sulle porte delle abitazioni a simboleggiare fertilità, forza e fortuna.
Nonostante il corno portafortuna abbia una storia antica che tocca diverse epoche e aree geografiche, il suo rapporto con il Medioevo è indissolubile. È in questo periodo che in Europa il corno diventa ufficialmente un amuleto capace di allontanare l’influenza maligna. Il materiale preferito per il corno portafortuna è il corallo rosso, la cui storia risale addirittura a una dea sumera del 4.000 a.C. Questo materiale è stato utilizzato per secoli come pietra preziosa, medicamento, moneta, afrodisiaco e fertilizzante. Il corallo aveva un valore apotropaico, curativo e protettivo dalle forze maligne nell’antica Roma. In epoca medievale e rinascimentale, mantenendo il suo simbolismo, veniva rappresentato come amuleto in molti dipinti e opere d’arte.
Fig.2 ”Madonna di Senigallia” di Piero della Francesca.
Secondo la tradizione, il corno portafortuna deve essere di corallo e fatto a mano per trasmettere energie positive. Questo oggetto è spesso regalato o ricevuto come un simbolo di protezione. Come recita la celebre frase di Eduardo De Filippo: “Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male”.